Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Dra Abu el-Naga - nuove vecchie scoperte

Ultimo Aggiornamento: 09/12/2017 20:15
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09/12/2017 20:15
 
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La notizia ufficiale è arrivata stamane e riguarda due tombe, ma la scoperta risale effettivamente al 1990.
Il sito coinvolto è la Necropoli Tebana, sulla riva occidentale, nell'area di Luqsor. Le due tombe in questione furono individuate da una Missione Tedesca capeggiata da Frederica Kampp. All'epoca della scoperta le tombe furono catalogate con la sigla "Kampp161" e "Kampp150", per poi lasciare l'apertura in sospeso fino a che non è intervenuta una Missione Egiziana, con a capo il Dr. Mostafa Wasiri, attuale Segretario Generale del Supremo Consiglio delle Antichità, che ha portato a termine i lavori soltanto quest'anno.

La Tomba "Kampp161" è collocata a nord rispetto alla TT225 e alla Kampp157, appartente a Userhat - Consigliere della Città, la cui scoperta risale allo scorso aprile.
Il nome del proprietario non è ancora stato scoperto, tuttavia in base alle incisioni, alle iscrizioni e agli affreschi che la decorano, potrebbe trattarsi di una tomba risalente a un'epoca compresa tra i Regni di Amenhotep II e Thutmosi IV.
La struttura è composta da una corte fiancheggiata da mura in pietra e mattoni di fango. Sul lato sud vi è un pozzo funerario che giunge a una profondità di 6 mt e che conduce a quattro camere laterali. L'ingresso si trova sul lato orientale, presenta una facciata in pietra arenaria ed è privo di iscrizioni. Da qui si accede a una sala rettangolare con una nicchia. Le analisi condotte finora suggeriscono che sia stata riutilizzata già nell'antichità.
Tutte le iscrizioni si trovano sulla parete occidentale, situata all'estremità settentrionale. Qui si ammirano due scene di festa. La prima mostra un individuo di sesso maschile, presumibilmente il fratello del defunto, che presenta offerte al medesimo e alla sua consorte. La seconda scena si trova nel registro inferiore e mostra alcuni ospiti schierati su quattro file, una delle quali è composta da tre uomini e altrettante donne. Il capofila, di sesso maschile, è indicato come 'il Custode del Magazzino'.
Per la maggiore, i reperti trovati all'interno della tomba sono frammenti di sarcofagi lignei, tra i quali spiccano: una grande maschera in legno che originariamente apparteneva a un sarcofago Osiriaco, una più piccola, in legno dipinto e poi ancora un frammento di una maschera in legno dorato in cattivo stato di conservazione. A questi elementi si vanno ad aggiungere quattro gambe di sedia lignee, collocate nei pressi del corredo funerario, e la parte inferiore di un sarcofago Osiriaco decorato con una scena che mostra Iside con le braccia rivolte verso l'alto.


La tomba Kampp150 si trova invece a sud rispetto la Kampp157 e accanto alla TT167.
Il ritrovamento di un Cartiglio del Re Thutmosi I inciso sul soffitto di una delle camere, suggerisce una datazione compresa tra la fine della XVII e l'inizio della XVIII dinastia.
Attualmente il proprietario è sconosciuto, ma vi sono due ipotesi:
1) potrebbe trattarsi di un individuo chiamato "Djehutj Mes", nome che è stato individuato inciso sulle pareti;
2) potrebbe trattarsi dello scriba "Maati" e della sua consorte "Mehi", poichè questi nomi sono stati trovati incisi su ben 50 coni funerari custoditi nella camera rettangolare della tomba.

La tomba ha cinque ingressi sul lato orientale che convogliano in una sala rettangolare parzialmente danneggiata in cui si trovano due pozzi funerari. Il primo è collocato sul lato nord, l'altro invece su quello sud. La struttura comprende altre due camere, in una delle quali si trova una nicchia e altri due pozzi funerari, rispettivamente di 10 e 7 mt di profondità.
La tomba custodiva una mummia, appartenente ad una donna che si chiamava "Isisnofret". Potrebbe trattarsi della madre del proprietario della tomba. La defunta riposava in un sarcofago ligneo dipinto di giallo, decorato nello stile dell'epoca, e possedeva 36 ushabties, uno delle quali raffigura Isisnofret in forma Osiriaca. Si tratta di un reperto di particolare bellezza, alto 60 cm e dipinto in bianco, rosso, verde, blu, giallo e nero.

Vi è un'unica iscrizione, su uno dei pilastri settentrionali. Vi si può ammirare un uomo che offre da mangiare a quattro buoi. Uno di essi è chino di fronte all'uomo che gli offre delle erbe. Vi sono poi cinque individui impegnati nella fabbricazione di arredi funerari.
Il nome "Djehutj Mes" è visibile all'ingresso della grande camera rettangolare , la stessa sul cui soffitto si legge il cartiglio di Re Thutmosi I

Tra i reperti trovati vi sono 100 coni funerari, maschere funerarie in legno dipinto, una collezione di 450 statuette scolpite in diversi materiali (argilla, legno, maiolica), una piccola scatola a forma di sarcofago (circa 17x6 cm) che presumibilmente è stata utilizzata per custodire una ushabti; una serie di vasi di argilla di diverse forme e dimensioni; una mummia avvolta nel lino con le mani poste sul petto, secondo gli standard Osiriaci, collocata all'intero della grande camera rettangolare. Secondo gli studiosi potrebbe trattarsi di un alto funzionario o comunque di una persona con un certo potere.

Per il momento le tombe non sono state rinominate, secondo la numerazione abituale.
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