Nel nostro immaginario collettivo un pirata che si rispetti deve avere almeno una benda su un occhio o una gamba di legno… possiamo anche soprassedere al pappagallo sulla spalla, ma benda o gamba di legno
debbono esserci.
Scherzi a parte, menomazioni agli arti inferiori sono sempre esistite e più frequenti di quanto si possa oggi immaginare; di certo l’andare in giro scalzi, o con sandali che ben poco proteggevano il piede non agevolava.
Ebbene, se il pirata da cui abbiamo iniziato questo 3D non poteva fare a meno della sua gamba di legno, i nostri pro-pro-pro genitori egizi sapevano fare cose ben più complesse ed esteticamente anche “
gradevoli”.
Gli egittologi dell’Università di Basilea, negli scavi della
TT95 (Theban Tomb 95) di
Sheikh Abd el-Qurna, hanno rinvenuto quella che può, ad oggi, definirsi come la più antica protesi femminile da piede.
Si tratta di un alluce in legno, articolato, che risale almeno a 3000 anni fa con una sorta di “
imbragatura” in cuoio per fissarla al piede, rinvenuto nella tomba della figlia di un sacerdote, che mostra segni evidenti di lungo uso e che rispondeva non solo ad un bisogno fisico, ma anche ad uno estetico.
La fattura della protesi dimostra inoltre che chi la realizzò oltre ad avere una certa dimestichezza con l’anatomia umana, studiò un sistema che fosse anche confortevole per chi la indossava.
Per chi volesse leggere l’articolo dell’Università di Basilea (in inglese), o vedere la foto della protesi:
A wooden toe...
[Modificato da Hotepibre 26/02/2018 22:47]