Questa raffigurazione si trova su un ostracon da Tebe, (Deir el Medina) e conservato nel Museo di Manchester ( Acc. N. 5886 ), che risale al Nuovo Regno. Un artista egiziano ha riprodotto una scena di un funerale, ed in particolare l’inumazione, caso raro, se non unico, di una tale rappresentazione.
La scena rappresenta una sepoltura in una tomba a pozzo.
Il disegno è una vista da varie prospettive, per dare il quadro completo della raffigurazione.
Nella parte superiore, gli artisti egiziani, hanno rappresentato ciò che è accaduto al di fuori della tomba.
Un gruppo di quattro persone in lutto femminili, in atteggiamento di lamentatrici, sono riunite intorno all’accesso della Tomba. Un prete, o una persona addetta a questo cerimoniale è con loro, brucia incenso e versa acqua. Va sottolineato che, mentre tre delle donne piangenti sono rappresentate con le braccia sollevate e acconciatura normale, una quarta ha i capelli sul viso e le braccia penzoloni.
Perché gli egiziani avevano diversi modi di rappresentare il lamento: lacrime sul viso, le braccia alzate, le braccia sul petto, le mani che coprono il volto, le mani sopra la testa, capelli che cadono in avanti, i capelli che coprono il volto ... ? Forse è una rappresentazione della realtà, cioè la varietà della disperazione vera o artificiosa, del momento della sepoltura
In queste scene. Credo che gli artisti egiziani rappresentassero ciò che accadeva al di fuori della tomba. Vediamo ora cosa rappresenta il suo interno.
All'interno della tomba; un uomo sta scendendo,
è da notare la modaltà con cui lo fa. Si tratta della discesa di un pozzo, dove sono state praticate senz’altro delle scanalature sufficenti ad appoggiare piedi e mani. In questo modo non c’è la necessità di usare scale.
Nella parte inferiore del disegno,
dove la bara ivi trasportata è in posizione centrale, appaiono già presenti nella camera funeraria, alcuni personaggi. Due altri sarcofagi, forse inumati precedentemente, sono collocati in una stanza laterale a destra, dove si notano oggetti, forse il corredo funerario.
Ci sono due cose enigmatiche e forse importanti: un uomo con la testa-machera di sciacallo si trova accanto al cadavere e due figure inginocchiate sono in un angolo della camera.
Il personaggio con la testa-maschera di sciacallo è rappresentato durante l’inumazione e deve in questo caso rappresentare un rituale compiuto da persona “vivente”. Non è identificabile in modo certo l’azione rituale che sta operando. La rappresentazione di Anubi infatti, è sempre collegata al culto dei morti e rappresentata in scene funebri.
Le due figure possono essere parenti stretti, ma niente indica questa possibilità.
La planimetria della tomba indica un tracciato a gradini, forse una scala, che porta ad un’altra stanza sottostante.
- Nectanebo -
...Nec.