Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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KV62 [Tutankhamon]: Il sopravvissuto dimenticato...

Ultimo Aggiornamento: 07/09/2015 10:54
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28/08/2015 10:50
 
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Chi è appassionato del Re Fanciullo, di cui stiamo così a lungo parlando in questi giorni e grazie al quale, indirettamente, speriamo di avere eccellenti notizie in campo egittologico, ricorderà che uno dei libri più completi (come riecheggia del resto proprio il titolo) è "The Complete Tutankhamun" di Nicholas Reeves (purtroppo -che io sappia- non esiste traduzione in italiano).
In quel libro, ma anche altri egittologi ne avevano fatto menzione, si parlava di un "poliziotto" che sarebbe stato il guardiano della tomba di Tut ed avrebbe garantito la sicurezza della missione per sette anni a partire dal 1922.
Ebbene, leggete ora cosa scrive Reeves a proposito di Richard Adamson (il testo originale è in inglese):

"...
Tra i protagonisti della scoperta della tomba di Tutankhamon ho inserito nel mio libro(“The Complete Tutankhamun”) un nome che, fin dalla esposizione di Londra del 1972, è stato frequentemente tirato in ballo: quello del “Sergente Richard Adamson”, l’uomo che, per sua stessa affermazione, aveva garantito la vigilanza e la sicurezza della spedizione Carter-Carnarvon per sette stagioni dal 1922.
Era un ruolo, nella storia di Tutankhamon, che Adamson (morto nel 1982) ha ripetuto sino dagli anni ’60, tessendo il suo racconto non solo per il pubblico meno competente, ma anche per egittologi e giornalisti rigorosi pochi dei quali si sono seriamente opposti alle sue richieste.
Anche se meno catturato di altri, anch’io optai per dare ad Adamson il beneficio del dubbio. Avevo però notato che la presenza dell’uomo non veniva riportata in nessuno dei resoconti contemporanei della scoperta; una omissione veramente incomprensibile per uno dei meglio documentati scavi archeologici del ventesimo secolo.
Ahimè! Avrei dovuto seguire il mio istinto ed ignorarlo completamente.
Come Chris Oglivie-Herald è stato abile a dimostrare, c’è una semplice spiegazione per l’assenza di Adamson dai resoconti di scavo: non è mai stato nella tomba!
Quando Tutankhamon venne scoperto il nostro eroe del passato era, con il suo reggimento, a Gasport, nell’Hampshire mentre nel 1925, durante l’ultima fase del supposto "servizio" di Adamson nella Valle dei Re, era già stato gongedato.
Era sposato e viveva a Portsmouth ove lavorò prima come meccanico, poi come conduttore guidando il suo tram e sognando i sogni che avrebbe successivamente propinato a noi.
...
"


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28/08/2015 11:12
 
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se siete interessati: ...il libro di Chris Oglivie-Herald citato da Reevs, si intitola "The Forgotten Survivor", edito nel 2015 in formato "Kindle", 90 pagine, al prezzo in Italia di € 3.85 [l'ho appena acquistato] .
L'"abstract" di Amazon (inglese) dice:

"il racconto della scoperta della tomba di Tutankhamon è stato narrato infinite volte in libri, giornali, film. Ma un racconto resta da investigare. La storia di Richard Leslie Adamson ha raccontato per circa un ventennio , dagli anni '60 alla fine dei '70.
Ex-militare, Adamson dichiarò di essere stato il responsabile della sicurezza di Howard Carter e di aver trascorso nella Valle dei re circa dieci anni per proteggere il luogo del riposo di Tutankhamon. Dichiarò inoltre di aver dormito nella tomba per sette anni proteggendone il contenuto dai ladri e dai vandali.
Adamson, morto nel 1982, ha collezionato oltre 1500 conferenze ed ottenuto un'udienza privata con il Principe Carlo, ha partecipato ad interviste televisive e pubblicato la sua storia in quotidiani e libri.
Scorrendo archivi storici, civili e militari, l'autore scava in profondità nel passato di Adamson raggiungendo soprendenti conclusioni"


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28/08/2015 16:26
 
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Il libro di Chris Ogilvie-Herald si sta rivelando davvero interessante...l'autore, che si è scontrato nel tempo con due biografi di Adamson (che di fatto si erano basati però solo su quanto loro raccontato dal diretto interessato - come si dice? mai chiedere all'oste com'è il vino-), ha invece portato prove concrete come il certificato di matrimonio e lo stato di servizio da militare.
Adamson nato a Leeds nello Yorkshire nel 1901, aveva dichiarato ai suoi biografi di aver prestato servizio in Egitto nel 1920, all'epoca della c.d. "Congiura del Cairo" architettata dal partito nazionalista locale contro gli Inglesi.
In quell'occasione uno dei capi, ed altri cospiratori, vennero arestati e condannati a morte.
Adamson aveva dichiarato che poichè egli aveva agito da "agente infiltrato" era per questo stato promosso al grado di "Sergente" nel 1920 e trasferito urgentemente a Luxor, perché in pericolo di vita, ove sarebbe giunto nel 1922 senza però mai spiegare come mai ci avesse impiegato due anni e senza che i due biografi avessero mai posto tale domanda.
Qui giunto si sarebbe aggregato alla spedizione di Carter e sarebbe rimasto nella Valle per 10 anni.
Ebbene, Ogilvie ha trovato il certificato di matrimonio, datato 24 dicembre 1924, tra Adamson e Lilian Kate Ponfold, ma specialmente una foto dei due in cui, però, Adamson veste la divisa con il grado di "Lance Corporal" (corrispondente al nostro Caporale, ovvero un grado inferiore a quello di sergente).
A conferma della mai conseguita promozione a sergente, in un'altra foto successiva, risalente al 1940, Adamson indossa i gradi di "Full Corporal" (più o meno Caporal Maggiore, ancora inferiore a sergente).
Peraltro, questa foto risale ad un periodo successivo di quindici anni al congedo dall'esercito e si tratta di un grado rivestito nella milizia territoriale per la difesa interna durante la Seconda Guerra Mondiale.
Ogilvie, continuando nella sua ricerca, ha trovato anche i certificati di nascita dei figli di Adamson ed anche questo contrasta con quanto dichiarato: 1° figlio (Ronald) nato nel 1925, la professione del padre risulta essere "meccanico"; 2° figlio (Edward) del 1927, professione del padre "conducente di tram"; 3° e 4° figlio (Robert e Patrick), rispetivamente 1930 e 1937, professione del padre, identica per entrambi, "conducente di bus".
...ma sto entrando ora nel vivo dello stato di servizio e appena avrò qualche notizia sarà mia cura fornirvela sperando di fare cosa gradita.
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01/09/2015 13:28
 
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...in un altro 3D (The Burial of Nefertiti)ho scritto di quanto sia difficile contrastare colui che, divinità o essere umano, raggiunge il livello di "verbo", ovvero di colui che "sa", che detiene la "conoscenza".
Direi che è proprio quel che è successo con Adamson che, a leggere il libro di Ogilvie, acquista sempre più il profilo del millantatore e del furbacchione che ha saputo approfittare della sua capacità intrattenitiva per salire nella scala sociale (addirittura incontrare un membro della Casa Reale britannica, il Principe Charles) ed economica (oltre 1.500 conferenze in tutto il mondo profumatamente pagate) spacciandosi per quel che non era.
Lo stato di servizio del Caporale Adamson, infatti, dimostra come egli non abbia mai prestato servizio non solo in Egitto, ma addirittura nella Polizia Militare -come da lui stesso dichiarato- visto che era inquadrato nel Reggimento Wellington di fanteria.
Un vero poliziotto militare, che all'epoca dei fatti era di stanza al Cairo, ha inoltre dichiarato di non aver mai conosciuto alcun Adamson e che, pur avendo egli stesso visitato tre volte la tomba di Tutankhamon, mai nessuno gli ha mai fatto riferimento ad un suo "collega" che svolgesse qualsivoglia attività a favore della spedizione Carnarvon-Carter.
Non esiste peraltro nessuna foto di Adamson neppure nei pressi della tomba e quando qualcuno glielo fece notare, egli disse che era stato costretto a farle sparire perchè temeva per la propria vita.
Interessante aggiungere che quando nel 1972 si tenne a Londra la mostra su Tut in occasione del 50enario dalla scoperta della tomba, Adamson si propose per tenere una serie di conferenze al British Museum (ovviamente a pagamento), ma tale proposta non venne accolta poichè (e risultano lettere in tal senso agli atti del Museo) sia il Curatore della Mostra che il Direttore del British avevano elementi concreti di prova che Adamson fosse un bugiardo ed un millantatore.
Interrogati sul perchè non avessero sbugiardato l'uomo, entrambi precisarono (ed anche di questo esistono prove scritte) che la cosa avrebbe suscitato uno scandalo tale da inficiare la riuscita della Mostra e da costituire una pessima pubblicità per il British che in più occasioni precedenti aveva creduto alle "storie" narrate da Adamson.
Doveva essere comunque un affabulatore convincente visto che richiese ed ottenne in prestito, da una parente di Carter, un "necklace", una collana, dichiaratamente attribuita ad Hatshepsut che, nonostante più volte richiesta in restituzione, non solo non venne mai restituita all'avente diritto (ed anche di questo esistono lettere con le richieste), ma che egli stesso "spacciò" in conferenze e trasmissioni televisive come regalatagli direttamente dall'archeologo inglese.
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03/09/2015 13:43
 
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A riprova della capacità di qualcuno di far credere di essere quel che non è, Ogilvie porta l'esempio di tale sedicente "Tanya Head" che per anni è riuscita a far credere di essere l'unica sopravvissuta di diciannove persone che si trovavano oltre il piano in cui si schiantò il primo degli aerei dell'11 settembre 2001.
"Tanya" addirittura divenne presidente del " World Trade Center Survivors' Network support group" e fece da guida a "Ground Zero" per tour "turistici" e a personaggi politici come il Sindaco Bloomberg, o l'ex-sindaco di New York Giuliani, o lo stesso Governatore dello Stato.
Raccontò inoltre che il suo fidanzato, Dave, si trovava nella torre colpita successivamente dal secondo aereo.
Dichiarò ancora di avere due lauree prese presso la Harvard e la Stanford University e, di lavorare, al momento dell'attentato, per "Merrill Lynch".
Grazie a questa sua particolarità di sopravvissuta, per circa sei anni Tanya tenne conferenze in giro per il mondo raccontando vividi episodi della sua avventura nelle Torri dove, a suo dire, avrebbe anche riportato danni ad un braccio...
Solo nel 2007, il "New York Times" svolse un'indagine su "Tanya" scoprendo che:
in realtà si chiamava Alicia Esteve ed era nata a Barcellona;
che il giorno dell'attentato si trovava nella sua classe presso l'Università di Barcellona (unica frequentata);
che il "Dave" da lei citato come fidanzato esisteva, ed era effettivamente morto in quell'attacco, ma che differente era la fidanzata;
che non aveva mai lavorato per Merrill Lynch;
che il danno al braccio le sarebbe derivato (ma anche in questo caso forse si trattava di fantasie e di millanterie visto che era quello che aveva raccontato ai compagni di scuola) da un incidente d'auto o da una caduta da cavallo.
Questo per dimostrare, in sostanza, che esistono (e sicuramente tutti noi ne conosciamo qualcuno) soggetti in grado di "inventare" ed affabulare il prossimo credendo, addirittura, alle loro stesse bugie che (ed esiste una patologia ufficialmente riconosciuta in tal senso), diventano ai loro occhi verità e realtà.
A questa categoria potrebbe aver appartenuto anche il nostro "eroe" Adamson...
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- Waenra,
MerytWaenRa, Semenet -
04/09/2015 11:48
 
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Incredibile!
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07/09/2015 10:52
 
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...già, davvero incredibile; in tale quadro se consideriamo che la Head è riuscita a portare avanti la propria "finzione" per almeno sette anni negli anni 2000, nel tempo, cioè, di Internet e della possibilità di ottenere informazioni in tempo quasi reale e da innumerevoli fonti, è più che plausibile che Adamson sia riuscito nel suo intento nei due decenni 1960 e 1970 quando tale possibilità non esisteva affatto.
[Modificato da Hotepibre 07/09/2015 10:54]
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