| | | OFFLINE | | Post: 1.843 Post: 1.843 | Registrato il: 19/06/2012 | EgiTToPhiLo/a | Scriba | Maestro degli Scribi | |
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11/07/2015 18:50 | |
Per concludere, le due illustrazioni sono: vera, per la prima e falsa la seconda.
Considerando però da chi è stato realizzato il “falso” credo che possa entrare di diritto nelle opere dell’antico Egitto.
PREMESSA
ANUBI (gr. "Ανουβις; lat. Anūbis; copto anûp; dall'antico egiziano a'nûp [jnp.w] "sciacallo", corrispondente alla voce semitica u̯alp, u̯ulūp). - Sotto forma di sciacallo coricato è raffigurato nelle iscrizioni più antiche; per cane lo scambiano i Greci e i Latini. Non va confuso col dio lupo di Asyūṭ, ritratto in posa aggressiva, in piedi. Il suo culto proviene dalle zone desertiche dell'Alto Egitto; è adorato nella città di Kase, la greca Kynonpolis, oggi el-Qeis; e poco più a sud di Asyūṭ, in Rifa, dove ha il titolo di "signore dell'apertura della grotta". Frequentatore di necropoli e di caverne, egli è ritenuto abitatore del mondo sotterraneo, e quindi dio dei morti ai quali assicura vitto e buona sepoltura; in sciacalli amano mutarsi i trapassati. Talvolta si assimila al dio sole e dio dei morti Osiride, proprio del nomo di Tini e in ispecie di Abido; e a Zoker, signore della apertura dei passaggi sotterranei, dio dei morti a Gīzeh presso il Cairo. Il suo culto è diffuso in Eliopoli e anche in Asyūṭ, dove nel medio regno troviamo un suo santuario nella necropoli. Sacro a lui, o assimilato a lui, è pure un feticcio foggiato da una pelle di bue che pende da un palo, che potrebbe essere un emblema di tabù in relazione con i morti. Col diffondersi della religione osiriana, la fortuna di Anubi tramontò; egli rimase il patrono dell'imbalsamazione, ovvero si ridusse ad addetto alla bilancia della psicostasia nel tribunale di Osiride. Era, del resto, già passato nel mito di questo dio, come colui che ne aveva preservato la salma dalla corruzione dopo averne trovato il cadavere col suo fiuto canino, secondo quanto scrivono i Greci
di Giulio Farina
Dal testo di G farina ho evidenziato le prerogative, di Anubi come in molte tombe viene raffigurato.
Ci sono però delle eccezioni, e una di queste è l’immagine 1.
La tomba che contiene la raffigurazione è la TT2 attribuita a Khabekhnet, a Deir El Medina.
Khabekhnet era il figlio maggiore di Sennedjem (TT1). E’ vissuto durante la 19° dinastia, quando Ramesse II (1279-1212 aC), era sul trono. Il suo titolo era "Servitore nel posto della Verità", la sua casa era a Deir el-Medina, dove ha lavorato nelle tombe reali nella Valle dei Re. La casa di Khabekhnet era situata nella parte sud-occidentale del paese. Si trovava vicino alla casa di suo padre Sennedjem .
Khabekhnet è stato sepolto insieme alla moglie, Sahte e la loro famiglia, in una tomba leggermente a sud della tomba di suo padre. La famiglia di Khabekhnet era ampia, come la famiglia di Sennedjem. Una stele trovata nel cortile della tomba contiene i nomi di Khabekhnet, suo fratello Khons e diversi bambini: Mose, Anhotep, Amenemheb, Iside e Henutweret. B. Davies reputa che erano tutti figli di Khabekhnet (Davis, 1999,45).
Analisi dell'immagine:
Anubis, l'imbalsamatore sciacallo/cane sta operando sul defunto, che qui però, è dipinto come un grande pesce, invece che come mummia umana e osiriaca, giacente su un divano a gambe di leone. Le parole seguenti accompagnano la scena: "parole dette da parte di Anubis,( l'imy-wt): Io vengo, io sono il tuo protettore per l'eternità, oh abdw-pesce di veri lapislazzuli”… I quattro figli di Horus (Imseti, creatura umana e divinità responsabile per il fegato, Hapy un babbuino è la divinità responsabile per i polmoni, Duamutef uno sciacallo è la divinità responsabile per lo stomaco e Qebehsenef con testa di un falco è la divinità dei visceri, sono collocati a coppie, alla testa e ai piedi sul piano del letto, allo stesso livello del pesce. La scena intera è incorniciata da una tenda, ai lati della quale sono Isis e Nepthys, inginocchiate su fiori di gigli ? e piante di papiro. Questo grande pesce non è identificabile , e a questa rappresentazione, finora, non si è trovato eguale.
Il pesce è stato identificato da alcuni come il pesce persico del Nilo (niloticus di Lates o tilapia) e viene spiegato come un simbolo della rinascita che attende il defunto.
Il significato preciso di questa rappresentazione di “mummia di pesce” è incerto, e in parte oscuro, ma probabilmente, e più semplicemente, rappresenta il defunto che si associa col dio Osiris in sembianze di pesce ?. Il dibattito sul simbolismo di questa rappresentazione, è basato su pure ipotesi e molte domande, tra cui le più semplici sono : perché un pesce ? perché questo tipo di pesce ?
...Nec |