Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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La "pistacia lentiscus" e la conservazione della carne nell'Egitto faraonico

Ultimo Aggiornamento: 09/04/2015 22:05
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Artista del Re
13/07/2014 15:08
 
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Ho trovato questo interessante articolo pubblicato sul sito "archeoricette.com" che può interessare a chi, come me, desidera imparare qualcosa in più sugli usi e costumi della vita quotidiana degli antichi Egizi:


LA PISTACIA LENTISCUS E LA CONSERVAZIONE DELLA CARNE NELL'EGITTO FARAONICO

Gli Egizi erano soliti arredare le proprie tombe con beni di ogni tipo. Se la sola idea di corredo funerario richiama alla mente immagini di straordinari gioielli o misteriosi oggetti rituali, nelle tombe, in realtà, non furono quasi mai assenti coppe ricolme di semi e carne essiccata. L’Aldilà, infatti, costituiva un vero e proprio proseguimento della vita terrena e agli spiriti dei morti poteva capitare di soffrire, dover faticare, o essere affamati. Non sorprende, dunque, l’esigenza di portarsi dietro degli spuntini che sarebbero stati consumati magicamente per l’eternità.
Si tratta di un’usanza che accomunò le diverse componenti della società egizia. Dalla tomba di Kha e Merit, una coppia di alto lignaggio vissuta a Deir el-Medina, ci sono giunte ciotole e anfore contenti diversi tipi di pane, olive e aglio. Il giovane re Tutankhamon, invece, fece decisamente le cose in grande, portandosi nella tomba ben quarantotto contenitori in legno pregiato con dentro manzo e pollame.
Sebbene resti di semi e carne essiccata siano di fatto tra i ritrovamenti più comuni all’interno delle tombe egizie, questa tipologia di reperti organici non è mai stata adeguatamente studiata fino a tempi recentissimi. Soprattutto per quanto riguarda le carni, sono mancate analisi e ricerche atte a individuarne i metodi di conservazione, un fattore fondamentale se si tiene conto del contesto climatico egiziano il cui caldo torrido, non esistendo ancora frigoriferi o ghiacciaie, non doveva di certo favorire la preservazione degli alimenti. Tuttavia, una recente collaborazione tra Salima Ikram, professoressa di archeologia presso l’Università americana del Cairo ( AUC ), e un team della Bristol University ha dimostrato che le carni deposte nelle sepolture furono in realtà sottoposte a un elaborato processo di mummificazione.
Le analisi di laboratorio hanno rilevato la presenza di una resina molto pregiata derivata dalla pistacia lentiscus, più comunemente nota come lentisco o mastice di Chio. Questa era importata dalla Siria, o dal Libano e considerando il tempo impiegato per la produzione e il trasporto doveva trattarsi di un vero e proprio bene di lusso.
“Questo tipo di resina – ha dichiarato Ikram – era usata anche per la mummificazione degli uomini e delle donne appartenenti alle più influenti élite, ciò potrebbe indicare che il cibo fosse trattato con lo stesso rispetto dei corpi umani “. Tuttavia, non è da escludere che la resina di lentisco fosse adoperata anche per insaporire le pietanze destinate ai vivi. Oltre ad essere un potente antibatterico, e quindi un prezioso conservante, la resina della pistacia lentiscus è infatti adoperata ancor oggi come ingrediente fondamentale in diversi piatti tipici dei paesi del mediterraneo orientale, quali il gelato al mastice, particolarmente apprezzato in Turchia, o il liquore mastika, tipico dell’isola di Chio.
Ikram non esclude che l’uso culinario di questa resina possa risalire già al periodo faraonico, un’ipotesi suggestiva che merita sicuramente ulteriori approfondimenti. Uno dei grandi misteri insoluti della civiltà egizia è infatti la gastronomia. Fino ad oggi non sono mai stati rinvenuti compendi di ricette e ricostruire profumi e sapori di un antico banchetto risulta un lavoro quanto mai arduo.
Renata Schiavo (http://orientalisticamente.wordpress.com/)
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EgiTToPhiLo/a
Suddito
01/04/2015 15:33
 
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Ciao,
mi sono imbattuta in questo post e la domanda mi è sorta spontanea, attualmente che cosa sappiamo di gastronomia egizia? Leggevo nell'articolo che non sono stati ritrovati papiri in cui si parla di cibo, quindi tutte le nostre conoscenze derivano da ciò che abbiamo trovato nelle tombe?
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EgiTToPhiLo/a
Scriba
Maestro degli Scribi
02/04/2015 12:54
 
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...non sono stati ritrovati papiri in cui si parla di cibo.
Non è propriamente esatto che non sono stati ritrovati documenti dell’antico Egitto trattanti il cibo.
Purtroppo gli scritti o le immagini a noi pervenute, trattano solo liste di ingredienti o immagini di preparazione di alimenti: es. pane, o bevande, es. birra.
Ciò che manca è una ricetta vera e propria.
Da quanto ho letto se ne conosce una soltanto, che tratta la preparazione del “ful medames”,
composto da fave lessate, insaporite con olio e spezie aromatiche tra cui il cumino, il prezzemolo e l'aglio.
Ho tentato una ricerca per trovare lo scritto originale della ricetta ma invano, unico riferimento è questo testo geroglifico , da Wikipedia, di cui però non ho riscontro certo.

...Nec.
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EgiTToPhiLo/a
Suddito
05/04/2015 22:00
 
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Alcune informazioni arrivano anche da Erodoto, anche se dell'Egitto del suo tempo .....

qua ci sono un pò di informazioni se possono interessare

cronologia.leonardo.it/lazzari/UOMOeCIBO.pdf

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EgiTToPhiLo/a
Suddito
07/04/2015 10:17
 
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Vi ringrazio per le risposte, sempre molto esaurienti! [SM=x822713]
Devo dire che quello del cibo è un argomento che mi affascina molto, cercando qualche testo per approfondire l'argomento mi sono imbattuta in questo:
www.ibs.it/code/9788873253402/mengoli-pierangelo/cucina-nell-ant...
qualcuno lo ha già letto?

saluti
Sara [SM=g1621242]
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Artista del Re
07/04/2015 11:02
 
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Ciao Sara,
io ho questo libro, ma, aihmè sono sincera, non l'ho ancora letto attentamente, è molto interessante e , al momento, ho guardato solo le cose che mi interessavano di più.

Ti scrivo l'indice, così puoi fartene un'idea:

- Il rituale dell'alimentazione
- I generi alimentari in natura:
commestibili di origine animale, vegetale, minerale
- I generi alimentari al mercato
- Le cucine e la loro attrezzatura
- I metodi di conservazione degli alimenti (a secco, in bagno)
- gli alimenti fermentati (fermentazione alcolica, acetica, lattica)
- I metodi di preparazione degli alimenti (a freddo, a caldo)
- Le usanze conviviali
- La cultura dell'alimentazione
- Qualche ricetta presumibilmente autentica (pane,birra,vino,zuppe e verdure cotte, carni e pesci, ortaggi, salse, latticini,frutta)

Il testo è corredato da molti disegni e foto in b/n e i nomi dei vari alimenti sono scritti in geroglifico e nel nome latino (alcuni anche in copto).

Spero di esserti stata d'aiuto, se hai bisogno di altre informazioni, fammi sapere.

Ciao
Anna

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EgiTToPhiLo/a
Suddito
09/04/2015 22:05
 
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Ti ringrazio! Provvederò a recuperarlo perché dall'indice che mi hai indicato sembra davvero interessante! [SM=x822754]
Appena riuscirò a leggerlo (purtroppo con i libri che si accumulano per gli esami dell'università diventa difficile...) vi farò sapere!

Saluti

Sara [SM=g1621242]
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