Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
Ti piace questo Forum? Dillo ai tuoi Amici su




Discussioni Recenti
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

TT353 - 2 - La discussione continua.

Ultimo Aggiornamento: 07/05/2014 21:24
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 1.843
Post: 1.843
Registrato il: 19/06/2012

EgiTToPhiLo/a
Scriba
Maestro degli Scribi
01/04/2014 21:18
 
Quota

Nel lontano 2006, kiya aprì la discussione:

TT353 - la seconda tomba di Senenmut.

A un certo punto ha rilevato l' eventuale necessità di capire qualcosa sul testo (22/4/2006).
Da li ho preso spunto per provare a tradurre qualche parola, sapendo che i termini tecnici, sono (chissà perchè), quasi tutti fuori dai dizionari.
Qualcuno sono riuscito a trovarlo ad es.



La traduzione (inglese), con mia sorpresa, si presenta uguale per tutte le parole trovate, anche se in scrittura diversa. Sono per ora, in tutto, una decina circa, e vengono tradotte in: "a decan".
Il dizionario non ha dato esito, ma la rete si, ed ha aperto, secondo me, altri spunti (più terreni) alla discussione precedente, tutta improntata a una interpretazione abbastanza fantasiosa (opin. personale).
Lascio ai curiosi fare la ricerca.
OFFLINE
Post: 6.318
Post: 5.073
Registrato il: 14/09/2006
Colei/Colui che siede alla
destra della Sacerdotessa
Capo del Tesoro

Scriba del
Tempio di Thot

01/04/2014 22:23
 
Quota

OK, accetto la sfida e comincio dai "decani" che, senza scomodare ipotesi fantascientifiche, in astronomia (e noi sappiamo che i nostri amici egizi non avevano la televisione e dovevano perciò, necessariamente, passare le serate a guardare le stelle) sono 36 stelle a cui era associata un'ora.
E indovinate chi furono i primi a contare le ore proprio appoggiandosi ai "decani"? ...ma certo, proprio loro che, non avendo televisione, nè internet, si consumavano gli occhi a guardare il cielo che, grazie alla ovviamente scarsissima luminosità riflessa dal basso (problema che abbiamo noi oggi tanto che gli osservatori li fanno in cima amontagne altissime) appariva chiarissimo e splendido.

I decani si trovano a sud dell'eclittica, che è il percorso apparente del sole (la parola deriva da "eclissi" giacché proprio su tale linea si verifica normalmente il fenomeno), e precedono di circa 40 minuti la levata di ciascuna stella a cui sono associati (se moltiplicate 40' per 36 otterrete 1.440' che, diviso 60 danno 24 h!).

Non si sa, oggi, quali fossero le stelle effettivamente comprese tra i decani, ma di certo una ne faceva parte: SIRIO! ...e noi sappiamo quanto era importante per gli egizi.

I "decani" consentivano, insomma, di suddividere la volta celeste in trentasei spicchi, ed erano considerati tanto importanti da essere indicati come "reggitori del cielo" (si veda l'immagine sotto riportata dello "zodiaco" di Dendera in cui sono visibili i dodici segni dello zodiaco ed i 36 decani -i personaggi sul bordo esterno del cerchio centrale-).
OFFLINE
Post: 1.843
Post: 1.843
Registrato il: 19/06/2012

EgiTToPhiLo/a
Scriba
Maestro degli Scribi
02/04/2014 18:02
 
Quota

Senenmut è stato un importante funzionario che ha lavorato alle dipendenze della regina Hatshepsut (c. 1450 aC.). E’ titolare di una tomba: la TT353, in cui non è stato sepolto, nella quale, in una volta, è stato dipinto un esempio dei decani (ved. in dettaglio testo di Hotep, difficile trovarlo impreparato [SM=g999097] ) foto sotto:



images.metmuseum.org/CRDImages/eg/original/DT207429.jpg
(Link: Stessa imm. a elevata risoluzione)

La discussione precedente è stata tutta improntata sulla posizione delle stelle e supposizioni varie, tralasciando completamente lo studio e significato della rappresentazione di Senenmut.
Con l’aiuto delle rete, e delle informazioni che può fornire, credo sia utile analizzare il dipinto in modo concreto, (lasciando da parte i soliti omini verdi) magari con la mentalità e gli occhi di un egiziano di 3500 anni fa.
La prima domanda da porsi è: …quel dipinto è una spiegazione/raffigurazione di ???
Un mio pensiero, legato al discorso dei decani, mi fa porre un interrogativo: Come poteva un egiziano calcolare il tempo durante la notte (sempre che ne avesse la necessità) ???
Uno studioso come Senenmut, ha affrontato certamente questo problema e lasciando un dipinto che descrive il levarsi delle stelle nella loro sequenza, può in questo modo aver “messo per iscritto” precise istruzioni e/o insegnamenti.

La rappresentazione del cielo consiste in due pannelli separati da cinque linee orizzontali. Queste contengono testi con preghiere e quella centrale, in caratteri più grandi, un cartiglio di Hatshepsut e lo stesso nome di Senenmut. Nella metà superiore, possiamo distinguere perfettamente le costellazioni della nave e dell’ariete (parte in basso a destra). La nave è descritta nelle righe 7-12 da destra a sinistra. L’Ariete nelle linee sopra 14-16; Le linee 21-23 descrivono l' “uovo” rappresentato al centro del pannello; le linee 24-28 descrivono Orione con le tre stelle allineate e la linea 29 mostra Iside con la corona con due piume che rappresentano Sirio.

Per il momento mi fermo. Vedrò di recuperare indicazioni sul testo dei decani nelle linee superiori che si presenta “ostico”, o fornire almeno i nomi in geroglifico degli decani stessi.
OFFLINE
Post: 1.843
Post: 1.843
Registrato il: 19/06/2012

EgiTToPhiLo/a
Scriba
Maestro degli Scribi
17/04/2014 22:26
 
Quota

In questo prosieguo della discussione, cercherò, per quanto è nelle mie capacità, di esaminare pezzo per pezzo l’immagine del cielo di Senenmut a partire dai decani, in alto, da destra a sinistra.

Seguirà, almeno parte della traduzione delle 5 linee orizzontali di testo centrali, fino a esaminare gli dei sottostanti.
Il lavoro di individuazione dei decani, si basa sulla tabella di Juan Antonio Belmonte Avilés.

Chi è Juan Antonio Belmonte Avilés ?

J.A. Belmonte, si è laureato in Fisica presso l'Università di Barcellona e ha un dottorato in Astrofisica presso l'Università di La Laguna. Coordinatore del progetto dell’Istituto di Astrofisica delle Canarie e membro della Società Europea di Astronomia della cultura, di cui è attualmente Presidente.
Negli ultimi anni, sta compiendo una estesa ricerca sulle tradizioni astronomiche delle civiltà antiche, concentrandosi sulle culture antiche del Mediterraneo, e in modo particolare all’Egitto.

1-Seguirò in pratica la sua numerazione dall’1 al 36, n° complessivo dei decani di Senenmut.

2-Parte della denominazione che segue a volte il nome del Decano mi è ignota, mi limiterò a trascriverla.

3-Le parole che indicano i decani saranno ri-trascritte, con le indicazioni del dizionario dove sono indicate (se trovate) e con la segnalazione in caso di variante rispetto al testo originale.

4-Verrà indicata per ogni decano, l’associazione alla divinità. *

* - Queste definizioni le ho trovate in rete in inglese . Non sono però in grado di commentarle, né di indicare l’autore, e per questo me ne scuso.

Questa è la premessa, ma mi serve ancora un po’ di tempo per iniziare.

A presto ...Nec.
OFFLINE
Post: 1.843
Post: 1.843
Registrato il: 19/06/2012

EgiTToPhiLo/a
Scriba
Maestro degli Scribi
23/04/2014 23:02
 
Quota

Il numero e la varietà di documenti di carattere astronomico aumentano in modo sostanziale durante e dopo il Nuovo Regno. I soffitti astronomici iniziano a raffigurare un complicato schema, o “diagramma celeste” come viene frequentemente definito,

Le meglio conservate, che possono essere considerate veri capolavori dell'arte egizia, sono quelle che si trovano nella tomba di Senenmut a Tebe (TT353, l'esempio più antico,), nel Tempio di Milioni di Anni di Ramses II (il Ramesseum) o nelle tombe della Valle dei Re, di Seti I (KV17), di Tousre (Tausert ndt) (KV14) e ancora in quelle di Ramses VI o Ramses IX. E la clessidra di Karnak, datata al regno di Amenhotep III (c. 1380 a.C.) ma che possibilmente potrebbe risalire a una tradizione più antica come raffigura uno di questi singolari diagrammi,
Cit. J.A.Belmonte – Trad. C.Busi

Si inizia in questa fase a esaminare i Decani, nella disposizione e numerazione della tabella qui di seguito allegata di J.A.Belmonte:



Il tutto è frutto di una ricerca più accurata possibile in rete.

La parte presa in esame sono le prime 6 colonne della parte alta a destra ( da destra a sinistra) e qui estratte:



Di cui si fornisce, il N° del decano, il testo geroglifico, la traslitterazione con rif. Bibliografico, ed il riferimento/associazione alla divinità Egizia.



Alla prossima, fra un po' di tempo ... [SM=g1621246]







OFFLINE
Post: 1.843
Post: 1.843
Registrato il: 19/06/2012

EgiTToPhiLo/a
Scriba
Maestro degli Scribi
07/05/2014 21:24
 
Quota

Viene qui presa in esame in dettaglio, la parte superiore dell’immagine, che va dalla colonna 7 alla colonna 29 dove si interrompe l’esposizione dei decani. (ved. Imm.)



Nella parte inferiore in basso da destra, possiamo distinguere bene la costellazione della nave, e a seguire verso sinistra quella dell’ariete. Le colonne 7-12 elencano i decani corrispondenti alla costellazione della nave. La colonna tredici mi pone qualche dubbio, ma sembra non collegata alle parti inferiori. Dalla 14 alla 16 sono elencati i decani corrispondenti alla costellazione dell’ariete. Sotto alla linea di separazione orizzontale, figurano 4 dei direttamente rappresentati che sembrano: Seth e Horus, e una scritta che indica Isis e Nepthis.
Le colonne 17-19 elencano una serie di decani che sono collegati ai nomi dei quattro figli di Horus (parte sotto la linea di separazione).Certamente queste divinità espresse in immagini o testi, hanno una correlazione con i decani e i sottostanti “gruppi stellari” .
Seguono le colonne 21 – 23 che descrivono i decani collegati “all’uovo” rappresentato al centro.

Come si noterà, il riquadro contiene, oltre alla rappresentazione di un ovale, con quattro stelle posizionate in un modo che sembra studiato, una scritta: , che si trova anche in altre parti del disegno con qualche variante grafica e N° dei trattini. Questo termine Xt. (Erman e Grapow 1971: p.356-358; Hannig 1997: p.629; Budge Diz. p.570) solitamente è tradotto come “corpo” (umano), ma, tra i suoi diversi significati, abbiamo anche quello di “truppa, corpo”, in relazione all'esercito. Nel nostro caso, deve farsi riferimento ad un gruppo/agglomerato di stelle, cioè, un gruppo stellare. Così, dunque, traducendo nel contesto astronomico Xt come gruppo (stellare), ci troviamo con un tipo di scrittura che gli egiziani vollero differenziare dal resto delle stelle (o decani ?).
I trattini di cui ho fatto cenno, altro non sono che singoli numeri, ogni trattino vale 1.
La grafia può variare un poco, ma al lettore attento non potrà sfuggire che ci sono quattro scritte di tre-quattro-cinque-sei gruppi stellari (ved, imm.)



Proseguendo, le colonne da 24 a 28, elencano i decani collegati alla costellazione di Orione, rappresentato dalle tre stelle allineate e dalla figura sulla nave con scettro e anx nelle mani.
L’ultima colonna, la 29, raffigura Iside con la corona e piuma, rappresentante Sirio.

A seguire è inserita la trascrizione, traslitterazione e eventuale traduzione di tutta la parte geroglifica colonna per colonna con il riferimento al N° del decano.



[SM=g1619698] Alla prossima............! [SM=g1621246]
Vota:
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 13:19. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

Discussioni Recenti






ATTENZIONE!
Tutto quello che viene pubblicato nei forum di Freeforumzone S.n.c. e' sotto il nostro copyright e non puo' essere ridistribuito senza autorizzazione dell'Autore del messaggio e dell'Amministratore.
Tutti i contenuti (codice di programmazione, grafiche, testi, tabelle, immagini, e ogni altra informazione disponibile in qualunque forma) sono protetti ai sensi della normativa Italiana ed Europea in materia di opere dell'ingegno.
Ogni prodotto o Societa' menzionati sono marchi dei rispettivi proprietari o titolari e possono essere protetti da brevetti e/o copyright concessi o registrati presso le autorita' preposte.




Portale Chi Siamo Archeologando Articoli Forum WiKiHiero


Qualità e pertinenza certificata da


Dedico EgiTToPhiLìa a colui che ha saputo insegnarmi che cos'è l'umiltà, senza parole, ma coi gesti e con l'esempio quotidiano.
Un'altra delle ragioni per cui l'ho amato, e lo amo, più di chiunque altro. Oggi ch'egli vive ancora, e per sempre, dentro il mio cuore, dedico EgiTToPhiLìa a...
... mio padre.

© Egittophilìa, 2005 - 2016. All rights reserved.