Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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A proposito dell'eresia amarniana

Ultimo Aggiornamento: 01/04/2014 15:13
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Colei/Colui che siede alla
destra della Sacerdotessa
Capo del Tesoro

Scriba del
Tempio di Thot

12/02/2014 11:46
 
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... prima di affrontare le domande, ritengo importante una premessa che deve necessariamente prevedere un excursus storico sulla XVIII Dinastia e partire ancor prima del “sogno” di Thutmosi IV.

Non disdegnando di far passare il proprio padre, Thutmosi I, per “cornuto”, una regina decise un giorno di dire che era figlia diretta di Amon che l’aveva concepita -avendo assunto le sembianze del padre- con la propria madre, la regina Hames:

..."Ella avrà un regno eccellente su tutta questa terra.
Sua la mia anima! Suo il mio scettro!
Suo il mio prestigio! Sua la mia corona!
Affinchè regni sui Due paesi
e comandi tutti i viventi
"...

...con queste parole il Dio preannuncia alla regina la nascita di Hatshepsut nella teogonia incisa sulle pareti del “Sublime dei Sublimi è Amon”, il tempio di Deir el-Bahari. Ma il fregio prosegue e se nel registro inferiore si narra della nascita, in altre parti si racconta di come, alla costante presenza del Dio Amon, ella sia educata mentre, ancora più in alto, sarà ancora il Dio Nascosto a presentarla agli altri Dei ed in particolare ad Atum che le pone sul capo la corona doppia [per inciso, onde non maltrattare troppo il padre terreno Thutmosi I, in un’altra parte dei rilievi sarà proprio costui a presentare sua “figlia” alla Corte dinanzi alla quale due altre divinità, Horus e Seth, la incoroneranno].

Ovvio e palese che tutto l’apparato, sia artistico che architettonico (si pensi anche solo al nome del tempio progettato da Senmut), è indirizzato ad un solo scopo: esaltare il Dio Amon come concessore del potere a colei che, dapprima reggente in nome del figliastro, poi assumerà la titolatura di Re, si badi bene, e non di Regina!

Sappiamo bene che ad Hatshepsut succederà il “Napoleone d’Egitto”, Thutmosi III; ma come è possibile che un Re che sarà così potente, così tanto battagliero, abbia potuto sopportare di aspettare per ben 22 anni prima di assurgere al trono che gli spettava di diritto?
Molti sono gli studiosi che considerano, ancora una volta, che ciò sia la naturale conseguenza del potente appoggio dei preti di Amon che, proprio in questo periodo, assurge a Dio “dinastico” e di primo tra gli Dei.

È chiaro che, sin qui, la religione in senso stretto c’entra ben poco e, benché difficilmente scindibile giacché religione e politica erano un tutt’uno, che sia preponderante il fattore politico e di scambio di favori tra una Regina/Re, che avrebbe di certo avuto scarse possibilità di raggiungere quel livello, ed un clero amoniano che, protetto in prima persona dal Re, vedeva naturalmente crescere il proprio potere politico, ma soprattutto economico.

Sulla stessa linea di “sottomissione” al Dio, ed al suo clero, si porrà tuttavia anche Thutmosi III che offrirà ad Amon, ovvero al suo tempio, ovvero ai suoi preti, non solo ingenti parti del bottino delle sue 17 campagne di guerra, non solo ampliamenti consistenti del tempio di Karnak, ma addirittura tre provincie asiatiche con tutto ciò che questo, in termini di potere e proventi, comporta.

Siamo così giunti ad Amenhotep II che, però, per lungo tempo non risiede a Tebe, nell’Alto Egitto, bensì a quasi 400 iterw ( circa 800 Km) verso nord, a Menfi, nel Basso Egitto, lontano dai preti amoniani, ove svolge il suo lavoro di Funzionario regale quale sovrintendente al legname importato per i cantieri navali di Peru-Nefer [l’antica Avaris, Capitale delle dinastie Hyksos].
Da Re governerà anche'egli a Tebe, ma non dimentichiamo questo lungo periodo di lontananza da Amon.

E siamo così giunti a Thutmosi IV ed al suo sogno… ma di questo parleremo la prossima volta!
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