Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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La dura vita della gente di Amarna (NG)

Ultimo Aggiornamento: 22/08/2013 11:43
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15/03/2013 14:29
 
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vi segnalo questo articolo di National Geographic

15/03/2013 19:34
 
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Grazie, Hotep! [SM=g999103]
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EgiTToPhiLo/a
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04/04/2013 13:39
 
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Nel seguente post il lato oscuro dell' atonismo
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EgiTToPhiLo/a
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= Hor-em-Heb =
04/04/2013 14:27
 
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Gran belli argomenti grazie!!
Scaricati al volo. [SM=x822754]
[Modificato da (richard) 04/04/2013 14:27]
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EgiTToPhiLo/a
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04/04/2013 22:49
 
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io avevo notato che nell'arte amarniana ,nei bassorilievi, il popolo è spesso raffigurato con la schiena piegata o addirittura ,a volte, gli uomini semplici sono piegati fino a terra.. E' una mia sensazione che la condizione del popolo era riflessa nell'arte amarniana o era presente anche prima e in altri periodi ?





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EgiTToPhiLo/a
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= Hor-em-Heb =
07/04/2013 20:41
 
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Re:
manucaos, 04/04/2013 22:49:

io avevo notato che nell'arte amarniana ,nei bassorilievi, il popolo è spesso raffigurato con la schiena piegata o addirittura ,a volte, gli uomini semplici sono piegati fino a terra.. E' una mia sensazione che la condizione del popolo era riflessa nell'arte amarniana o era presente anche prima e in altri periodi ?









mi sembra proprio di si....il popolo era servile e come schiavizzato nei rapporti con la classe sacerdotale e la nobilta'.
[Modificato da (richard) 07/04/2013 20:42]
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- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
22/08/2013 06:35
 
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Parlare di popolo 'schiavizzato', a mio avviso, non è corretto. Il Sovrano era ritenuto un semidio nella cultura Egizia, il tramite - l'unico - fra gli Dei e gli uomini. Pertanto servirlo e onorarlo era considerato un privilegio. Se anche così non fosse per tutti (ogni Sovrano succedutosi sul trono d'Egitto avrà avuto sostenitori, ma anche sudditi ostili) , è certo che questo aspetto doveva essere ben rimarcato nei rilievi e nelle iscrizioni. Diciamo pure che si trattava di una sorta di ... 'propaganda Reale'.
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22/08/2013 11:09
 
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Concordo completamente con Kiya: se "schiavizzare" significa avere il potere assoluto su un altro individuo, considerandolo alla stregua di uno dei tanti animali da fatica, allora in Egitto questa figura era praticamente assente fatti salvi, si intende, casi sporadici, ma anche in quel caso direi che possiamo considerare la "schiaviù" non esistente nella terra del Nilo -del resto la biblica stroria di Giuseppe venduto dai fratelli ne potrebbe essere la prova: uno "schiavo", ma forse più propriametne un "servo", che diventa il "braccio destro" del Re-.

Se invece guardiamo ai rapporti che esistevano tra il Re/Dio (e sottolineo "Dio") ed i suoi "sudditi", è chiaro che la prestazione di lavoro richiesta a questi ultimi era decisamente pesante. Non dimentichiamo, peraltro, che dal lavoro materiale dei contadini, o degli artigiani, o dei pastori, doveva derivare anche il sostentamento di tutte quelle categorie che non "producevano" beni (i funzionari di Palazzo, preti, i militari, e non erano pochi).
Chiaro che tra il Re/Dio ed i sudditi c'era una intera "piramide" gestionale ed è altrettanto chiaro che a gestire la mano d'opera non era certo il Re in prima persona, ma i suoi funzionari fino, giù giù, al capo-operaio o al sovrintendente ai lavori e che questi potessero avere anche comportamenti "schiavisti" o "corrotti", dobbiamo darlo per scontato.

Quanto al metodo di rappresentazione, chiaro che nei rilievi -generalmente strumentali a dimostrare il potere del personaggio per cui venivano realizzati (fosse costui il Re o un Funzionario per la loro tomba, o un Dio per il suo tempio)- doveva essere data ancora maggior enfasi e chiarezza quel che si voleva "dire". Non dimentichiamo, infatti, che le rappresentazioni egizie sono principalmente strumentali e non servono tanto al godimento dello spirito quanto al "racconto" di qualcosa su cui si vuole porre l'accento.
Se il popolo fosse stato rappresentato in codizioni di lavoro "normale", con la schiena dritta e magari sorridente, sarebbe passato forse un messaggio meno chiaro che, da un lato, avrebbe sminuito il "potere" del titolare del monumento e dall'altro avrebbe, paradossalmente, di converso svilito il sudore versato dal popolo per omaggiare il proprio Signore/Dio.
[Modificato da Hotepibre 22/08/2013 11:20]
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22/08/2013 11:33
 
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Le argomentazioni sociologiche sono corrette, però va detto che le ricerche fatte nelle necropoli dei lavoratori delle piramidi ha dimostrato che il loro trattamento era nettamente migliore. L' alimentazione era varia e abbondante e eventuali fratture erano curate con il meglio della tecnica di quei tempi.
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22/08/2013 11:43
 
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...il che conferma quanto ho scritto sopra, e che cioè non si trattava di "schiavi" neppure ai tempi delle prime Dinastie, ma semmai, al contrario, di "operai specializzati" la cui preparazione ed esperienza era così importante da necessitare di una struttura completa di gestione del personale che comprendeva addirittura, per certi versi, una "mutua" nel senso moderno del termine.
Del resto, se si fosse trattao di "schiavi" nel senso negativo normalmente associato a tale termine, chi avrebbe garantito un lavoro fatto bene e seriamente? ...le frustate dei capisquadra? Il lavoro era così immane che sarebbe bastato poco per rendere vana ogni frustata!
No, come ha giustamente fatto notare Sargon coloro che lavoravano (nelle costruzioni, o nei campi) erano erano "lavoratori" e non "schiavi"!
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