Bassorilievo raffigurante divinità egizia.

Potrei sbagliarmi, ma mi pare che in museo ci siano "famiglie" di wshabty con le braccia non incrociate appartenenti(o meglio dedicati) a persone sicuramente di un certo rango sociale, ma non reali...

-Kiya-, 05/05/2012 19.08:

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Ottima l'intuizione del mr da servitore che io ho totalmente ignorato. Brava Maat!

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...grazie!

Maat Ka Ra, 05/05/2012 19.16:

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Potrei sbagliarmi, ma mi pare che in museo ci siano "famiglie" di wshabty con le braccia non incrociate appartenenti(o meglio dedicati) a persone sicuramente di un certo rango sociale, ma non reali...

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Tutte quelle di cui trovo riscontro se hanno le braccia al petto le mostrano incrociate. Vi sono delle eccezioni, ma in tal caso o le braccia risultano sotto la bendature (quindi non sono visibili), oppure mostrano un braccio steso parallelamente al corpo e l'altro sul petto.

Val la pena di approfondire.

si, è intrigante! :)

E anche i due scettri sono incrociati.
Comunque in caso di ritrovamenti così decontestualizzati, tutto è congettura in pratica.
Ci manca tutta la parte più importante, e sì, come ha detto più sopra Maatkara, anche la relazione di scavo.

Aggiungerei, comunque, che gli oggetti egittizzanti raramente riportano iscrizioni geroglifiche o canoni iconografici sensati (ad esempio vi porto la mensa isiaca del museo di Torino, ma ne troviamo tantissimi altri). E' come se chi le produceva andasse a memoria visiva, come se riportasse solo qualche dettaglio che ricavava da un passaparola, forse originato da dotti, ma successivamente travisato ed adattato da coloro che professavano un certo culto, senza avere però un confronto reale con chi conosceva davvero quel culto. Così i segni geroglifici venivano copiati pedestremente, privati del loro significato originario. E' capitato che siano stati rinvenuti reperti faraonici in Italia, ma si è trattato di singoli pezzi all'interno di tombe etrusche principesche (il vaso di Bocchoris, XXIV dyn.), chiari segni di scambi e doni, non come attestazione di riti cultuali, quindi non sono paragonabili.


P.S. Ho cercato altri wshabty, ma anche io li ho trovati TUTTI con le braccia incrociate...

Maat Ka Ra, 06/05/2012 10.43:

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P.S. Ho cercato altri wshabty, ma anche io li ho trovati TUTTI con le braccia incrociate...

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Innanzitutto un saluto a te da parte mia
io sono un cialtrone che fa finta di capirci qualcosa e a tal proposito ho trovato questo tipo di ushabti che effettivamente non avevo mai visto neanch'io per cui lascio a voi riconoscere la sua attendibilità

seco.glendale.edu/~rkibler/shabti.html

In effetti l'ho visto anche io su Google...non so cosa dire su due piedi, a parte il fatto che mi sembra di mettere a confronto due oggeti ben distinti...però, Ramsy, hai ragione e vale la pena tentare di approfondire...

PS ci stiamo provando un po' tutti, Ramsy! ;)

Che esistano statuette di quel genere anche senza le braccia incrociate non v'è dubbio credo... però senza scettri o altri indizi che alludano specificamente alla loro destinazione "reale" (cioé per il re) si può credere di essere di fronte ai "risponditori" di qualcun altro.
Anche un vero ushabti, ad esempio quello citato da Maatkara, dal momento in cui venne posto in una tomba etrusca, difficilmente mantiene la sua funzione di risponditore, è piuttosto un oggetto di lusso posseduto dal proprietario, posto nella tomba perché comunque percepito come legato al culto funerario.

Lo wshabty di Ramsy ha la cosa più strana che io abbia mai visto......i piedi nudi !