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04/03/2012 16:38 | |
La letteratura ermetica si forma tra il I secolo a.C. e il III d.C., ma conserva tradizioni molto più antiche, egizie e orientali, raccolte sotto i Tolomei tra IV e III secolo a.C.; i due volumi de «La rivelazione segreta di Ermete Trismegisto», a cura di Paolo Scarpi, Milano, Fondazione Lorenzo Valla - Arnoldo Mondadori Editore, offrono al lettore italiano per la prima volta un'ampia antologia, con testi greci e latini a fronte, di quanto è pertinente a questo insieme di dottrine esoteriche, di natura astrologica e religiosa, poste sotto il nome del dio Ermes, il Mercurio romano, identificato con l'egizio Theuth che per primo avrebbe rivelato tali dottrine.
Il primo volume è dedicato al Corpus Hermeticum e agli Estratti di Stobeo; nel secondo, al più noto Asclepius si affiancano i testi meno noti degli Hermetica Oxoniensia, delle Papyri Vindobonenses e del de Ogdoade et Enneade (qui in traduzione italiana dal copto), oltre al de triginta sex decanis, meglio conosciuto come Liber Hermetis, traduzione latina, relativamente tarda (stratificata, fino al V-VI sec.) di un originale greco ellenistico, e a una selezione di Frammenti e testimonianze. Oltre che per la storia del pensiero antico e medievale, questi testi sono importantissimi per la storia dell'arte soprattutto dal XV secolo in poi, quando rientrano in scena nella Firenze medicea e a Ferrara (Palazzo Schifanoia), come guida per artisti e scrittori nel complesso mondo dell'astrologia. m. mor.
La rivelazione segreta di Ermete Trismegisto
(volumi I e II)
a cura di Paolo Scarpi
Mondadori editore, 30 euro ciascuno |