Sto "indagando" sul pensiero espresso dagli Egittologi, in riferimento ad alcuni dei segni di cui ci stiamo occupando.
A seguire riporto un frammento tratto dal testo "
Ancient Egypt: a very short introduction", Ian Shaw, Oxford University Press, tradotto dalla sottoscritta (il lato preso in esame è quello su cui il Re è mostrato con la Corona Rossa:
[....] Il Re sta prendendo parte a una processione insieme ad altri sei individui, incluse due figure la cui altezza è circa la metà rispetto a quella del Re, poste anteriormente e posteriormente al medesimo, ma probabilmente l'intento dello scultore era quello di renderle a camminare al suo fianco. Questi due uomini, entrambi rasati, rappresentano evidentemente due alti ufficiali. Quello a sinistra è chiaramente un portatore di sandali, poichè reca un paio di sandali in una mano e un piccolo recipiente nell'altra, mentre un pettorale, o forse un sigillo, pende dal suo collo. Un singolo segno (geroglifico) è contenuto in una cornice rettangolare al di sopra della sua testa, verso sinistra; questo segno, probabilmente un'arcaica rappresentazione di una canna galleggiante (ndt.: segno T25) - ma di significato incerto in questo contesto - è abitualmente reso foneticamente con djeb3. Vi sono altri due segni, questa volta posti frontalmente alla figura, apparentemente una "rosetta" e il segno Hm (ndt.: segno U36) che successivamente accorperà svariati significati, compreso "servitore". L'ufficiale sulla destra è rappresentato in scala lievemente maggiore ed è raffigurato con indosso una parrucca e una pelle di leopardo, verosimilmente reca intorno al collo gli strumenti da scriba. Potrebbe essere identificati dai geroglifici posti accanto a lui, sulla destra, che si leggono Tt e che potrebbero rendere l'antica parola utilizzata per definire un Vizir (ndt.: thiatj) [....]