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Il protogeroglifico del fiore o rosetta

Ultimo Aggiornamento: 07/03/2012 15:29
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- ShemsetRa -
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15/02/2012 12:28
 
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Nel topic su Re Scorpione è emerso dalla discussione il problema legato al protogeroglifico del fiore o rosetta, per non andare troppo OT ho pensato di riprenderla qui, riportando alcuni interventi.
Vi prego di continuare!

-Kiya-, 06/02/2012 22.55:



In realtà, parlare di "stella" non è corretto, poichè non si tratta del segno tipico dell'astro, bensì di un ideogramma che non è compreso nella Lista Gardiner originale. Oggi, sebbene non sia stato ufficalmente classificato, credo lo si identifichi con la sigla M86 (mi tengo una dovuta riserva, poichè denoto una differenza) e viene abitualmente indicato con il termine generico di "rosetta". Alcuni filologi, tuttavia, vi riconoscono un loto sbocciato.
Puoi vedere tu stesso il segno in questione, nel particolare che allego tratto dalla testa di mazza di Re Scorpione, ben diverso da quello abituale adottato per "stella" che presenta le canoniche cinque punte, mentre in questo caso si vedono nettamentamente sette "petali". M86, in realtà, ne presenta otto (la differenza a cui mi riferivo) (?).
In effetti, simbolicamente parlando, il loto si presterebbe molto bene a simbolo della regalità (pensiamo alla scultura lignea della testa di Tut nascente da un loto, per quanto notevolmente più tarda).





-Kiya-, 09/02/2012 20.05:


Passerei quindi ad elencare gli elementi che inducono gli Egittologi ad attribuire il frammento di testa di mazza a Scorpione (II), che sono essenzialmente due:

    1. L'elemento principale che suggerisce la suddetta attribuzione è la presenza di due segni proto-geroglifici alla sinistra dell'individuo rappresentato con la Corona Bianca. Si tratta della cosiddetta "rosetta" (o "rosone"), la testa di un fiore con petali dalle venature ben delineate, e dello scorpione.
    Il significato del primo segno è piuttosto oscuro. A seguito dell'analisi pubblicata da Smith ("The making of Egypt: a review of the influence of Susa and Sumer on Upper Egypt and Lower Nubia in the IV millennium BC") nel 1992, l'assunto è che essa stia ad indicare un "Capo", un individuo in grado di operare controllo sugli animali selvatici, insomma il simbolo della Regalità. Smith ritiene che il motivo del "rosone" provenga da Susa, antica Capitale dell'Elam, circoscritta negli attuali confini dell'Iran, le cui prime tracce storiche risalgono al V millennio a.C. e che sia stato applicato in contesti simili a quelli di provenienza anche in ambito Egizio. Sulla Tavolozza di Narmer, dove il "rosone" compare accanto al Re e al suo portatore di sandali, e sul frammento di mazza di Scorpione, il simbolo appare, tuttavia, in un contesto diverso.
    Contrariamente a quanto si possa pensare, il numero di petali di cui si compone non sembra essere significativo. La si trova infatti su svariati oggetti, quando composta da quattro petali, quando da cinque o sette (come nel caso del manico di coltello di Gebel Tarif), cinque sono anche i petali presenti sul manico di coltello conservato presso il Metropolitan Museum of Fine Arts, sei e sette sul rovescio della Tavolozza di Narmer e addirittura nove su un brucia-incensi, rinvenuto nella Necropoli di Qustul (Nubia), oggi conservato presso l'Oriental Institute di Chicago. Nel caso del frammento della testa di mazza, a cui ci riferiamo, i petali che compongono la rosetta sono sette.


    2. Il secondo elemento, in realtà, è un'assenza, il che potrebbe apparire paradossale.
    La seconda ragione che induce gli Egittologi a ritenere che la testa di mazza sia da attribuire a Re Scorpione (II) è, infatti, la mancanza di un Serekh (che potremmo definire l'antenato del Cartiglio) contenente il nome del Re. In effetti si tratta di una mancanza significativa, poichè potrebbe suggerire una corretta collocazione temporale di questo Sovrano. Collocazione che vedrebbe Scorpione (II) quale predecessore di Re Ka, il cui nome ci è pervenuto inscritto regolarmente in un Serekh, e predecessore di Iry-Hor, il cui nome non compare mai (nei reperti attualmente in nostro possesso) incluso nel Serekh.
    Sulla Paletta di Narmer, accanto al Sovrano rappresentato con la Corona Bianca, il Serekh non compare. Compare il "rosone", che però si trova a sinistra, appena sopra la figura del portatore di sandali. I segni del pesce gatto e dello scalpello, che compongono il nome 'Narmer', si trovano sul lato destro, accanto alla figura del Re. Sul lato opposto, dove il Re è rappresentato con la Corona Rossa, è la stessa cosa, con la differenza che il "rosone" è collocato sempre a sinistra, ma tra il portatore di sandali e lo stesso Sovrano. I segni che compongono il nome 'Narmer' tuttavia coincidono con quelli contenuti nel Serekh presente nella cornice superiore del reperto, su ambo i lati. Lo stesso dicasi per la testa di mazza di Narmer.


La sequenza di Sovrani maggiormente accettata, in riferimento alla Dinastia 0, pertanto, sarebbe la seguente:

Scorpione --> Iry-Hor --> Ka --> Narmer

Wilkinson, tuttavia, propone un ordine diverso, ossia:

Iry-Hor --> Ka --> Scorpione --> Narmer

per via delle similitudini stilistiche che si riscontrano tra il frammento di testa di mazza di Scorpione e i reperti attribuiti a Narmer.


Entrambe le sequenze proposte non sono scevre da problemi.




Concludo con un interrogativo:

la presenza del "rosone" sui reperti qui sopra citati, data la sua variabile collocazione, può dunque effettivamente significare che ci troviamo al cospetto di un Capo?


[Modificato da pizia. 15/02/2012 12:36]
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